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18 settembre 2013

Geg, il punto di riferimento per gli Erasmus genovesi

Ha spento 25 candeline lo scorso anno riuscendo a mobilitare oltre 3 milioni di studenti in più di 4000 atenei distribuiti in 31 paesi d'Europa: parliamo dell'Erasmus, il programma di scambio che permette agli universitari europei di trascorrere un periodo di studio all’estero. Sarebbe riduttivo definire l'Erasmus un semplice momento universitario. Esso è infatti diventato un vero e proprio fenomeno culturale, un'occasione per aprire i propri orizzonti imparando a convivere con tradizioni e culture diverse. Catapultato in un’altra realtà lo studente Erasmus impara presto a vivere in modo indipendente, adattandosi a qualsiasi situazione e acquisendo responsabilità. Ma all’inizio ha bisogno di qualcuno che lo accolga e lo aiuti ad orientarsi nel nuovo ambiente.

Sotto la Lanterna chi si occupa di rendere più piacevole la permanenza degli studenti stranieri è il Geg, (Gruppo Erasmus Genova), associazione di studenti volontari ex Erasmus, nata nel 1991e riconosciuta dall’Università degli studi di Genova.

L'idea di fondare questo gruppo è venuta a un insieme di studenti che volevano dedicare il loro tempo libero ad accogliere nella nostra città i primi Erasmus, con l'obiettivo di creare un ambiente sereno e accogliente. Attualmente il Geg è composto da una ventina di ragazzi che affiancano gli studenti Erasmus sin dal loro arrivo a Genova. Tramite il servizio Pick-up gli studenti che ne fanno richiesta vengono infatti accolti nel luogo di arrivo e accompagnati gratuitamente nella loro nuova casa.
 
Ma questa è solo una delle tante iniziative promosse dal Geg. «All’inizio forniamo un servizio di orientamento dove gli studenti Erasmus possono trovare informazioni su diversi ambiti»  – spiega Xhonjela Milloshi, attuale presidente e segretaria dell’associazione –. «Dopo che gli studenti si sono ambientati partiamo con le attività culturali e sociali: sport, scambi linguistici, teatro, feste, aperitivi e cene». Insomma per gli Erasmus genovesi è impossibile annoiarsi.
 
Tra le tante iniziative didattiche molte sono aperte anche a chi non è più studente. Come il progetto “Tandem”, interscambio linguistico tra due partner di lingue madri diverse. In questo modo è possibile trasformare in una lezione di lingua anche un aperitivo o una serata in discoteca.
 
Grazie alla collaborazione con la rete ESN Italia (Erasmus student network), di cui il Geg è tra i fondatori, l’associazione organizza anche visite guidate in varie località italiane, a prezzi ridotti per i soci. Durante l'anno, inoltre, il Geg stipula delle convenzioni con palestre, bar, cinema e teatri, per permettere agli studenti Erasmus di beneficiare di sconti presentando semplicemente la Esn Card, tessera valida in tutti i network Esn d'Europa. 
 
Qualche numero sul fenomeno Erasmus a Genova? Lo scorso anno la nostra città ha accolto 607 studenti stranieri, piazzandosi al nono posto in Italia. I più numerosi sono gli spagnoli, seguiti a ruota dai turchi. Anche grazie all’attività del Geg Genova si scopre una città più europea.
 
Federico Zappone