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4 settembre 2013

TeleMaddalena, un modo divertente di vivere il centro storico

Il quartiere genovese della Maddalena da anni è sotto i riflettori per la situazione di degrado in cui si trova costretto a vivere. Ma, negli ultimi tempi, la situazione sta lentamente cambiando, grazie ad una serie di iniziative di abitanti ed associazioni, basate sul rinnovamento e la riqualificazione di tutta la zona. 

Questo è il caso di TeleMaddalena, il primo canale televisivo online di quartiere. Il progetto nasce dall’idea di un gruppo di giovani volenterosi, all’interno dell’associazione AMA (associazione degli abitanti della Maddalena) e ad oggi sta riscontrando numerose adesioni. L’obiettivo è quello di parlare dei problemi e delle criticità della zona in chiave scherzosa: infatti si tratta di brevi episodi in cui gli “attori”, quasi tutti non professionisti e abitanti del quartiere mettono insieme degli sketch per raccontare le cose che accadono nella quotidianità della Maddalena. Il lavoro è partito nel maggio di quest’anno e fino ad ora è stato girato un solo episodio, ma l’impatto è stato subito positivo, arrivando a totalizzare circa 1000 visualizzazioni nel giro di una settimana.
 
Il tutto è narrato in modo ironico ed è caratterizzato da un grande spirito collaborativo, come ci racconta Ilaria Sechi, membro di AMA e promotrice del lavoro: «Noi abitanti della Maddalena non ci sentiamo abbandonati. È indubbio che i problemi siano gravi ed evidenti, però parlarne con leggerezza ci permette di eliminare il solito mugugno e di arrivare direttamente all’attenzione della gente».
 
Coinvolgere quante più persone possibili è uno degli obiettivi cardine di TeleMaddalena. Grazie al network di Produzioni dal basso, è attiva una raccolta fondi per finanziare nuove puntate: le persone possono caricare i propri progetti, cercando di farseli finanziare dalla cittadinanza, rendendola così partecipe al progetto.
L’aiuto di tutti è molto importante, infatti il lavoro dei  ragazzi di TeleMaddalena, Ilaria Sechi, Cristian Zecca (unico attore professionista) e Samuele Wurtz (regista), è totalmente volontario e si basa sulla ferma convinzione che costruire insieme un quartiere più vivibile sia, non solo auspicabile, ma raggiungibile.
 
Sabrina Bruzzone